
Olivo (Olio): le sfide in un mondo che cambia
L’olivo (Olea europaea) è una coltura millenaria!
Originaria del bacino del Mediterraneo, le olive infatti erano coltivate nelle aree attorno al Mar Mediterraneo. Oltre a mangiarne i deliziosi frutti, le persone coltivano le olive per il loro olio. Anticamente, la ricchezza dei regni era determinata, tra le altre cose, dalla loro industria dell’olio d’oliva. L’olio d’oliva era davvero una risorsa preziosa 6000 anni fa e lo è ancora oggi.
Il mondo sta diventando sempre più consapevole dell’importanza e dei benefici dietetici dell’olio di alta qualità e per questo si aprono continuamente nuovi mercati. La domanda globale di olio d’oliva è in costante crescita, così come la sua industria.
Categorie dell’Olio d’Oliva
Per stare al passo con la domanda in continua crescita, l’industria deve adottare nuove tecnologie. Gli ulivi sono molto resistenti. Sono considerati abbastanza tolleranti alla siccità e alla salinità. Possono crescere e produrre frutti in climi molto caldi e possono sopportare temperature sotto lo zero. Ecco perché le olive erano così ampiamente diffuse e coltivate anche in condizioni non ottimali.
Tradizionalmente, gli olivi sono coltivati in modo estensivo, distanziati e non irrigati. Fino a qualche anno fa, un ettaro di oliveto avrebbe contato circa 100 alberi. Mentre ora un oliveto tipico contiene circa 300 alberi, e un oliveto intensivo può contenere oltre 2000 alberi.
Tre diverse tipologie di oliveto
Motivi per cambiare: Cambiamenti Climatici
Motivi per cambiare: Cambiamenti Climatici
Una volta potevi contare sulla pioggia. L’inverno era inverno. Ma ora, alcune regioni affrontano periodi di siccità che durano mesi. Sta diventando sempre più difficile poter coltivare basandosi solo sulla pioggia.
Poiché le olive venivano coltivate nel clima mediterraneo, l’acqua all’inizio non era mai abbondante. In alcune zone, non ha più senso coltivare olive e contare solo sulla pioggia per soddisfare il fabbisogno idrico degli uliveti.
Irrigazione a goccia
Il passaggio dalla sola pioggia all’irrigazione a goccia apre un mondo completamente nuovo.
L’irrigazione a goccia consente all’agricoltore di controllare l’approvvigionamento idrico degli oliveti durante le stagioni secche. La capacità di irrigare consente all’agricoltore di piantare più alberi in una data area e aumentare in maniera sostanziale le rese.
Ritorno al Futuro
Un oliveto moderno si presenta ed è gestito in modo molto diverso da uno tradizionale.
Ad esempio, un oliveto estensivo vecchio stile, con soltanto un centinaio di alberi per ettaro, può produrre circa 0,5 tonnellate di olio per ettaro all’anno.
Un oliveto moderno con circa 300 alberi per ettaro può produrre circa 1,6 tonnellate di olio per ettaro all’anno!
Per mantenere queste differenze e questo tipo di rese, le piogge stagionali non sono sufficienti! Si aumenta la densità per ettaro di due / tre volte. Questo tipo di impianto richiede un sistema di irrigazione avanzato. Gli alberi dipendono da ogni gocciolatore per la fornitura dell’acqua necessaria e delle sostanze nutritive. Poiché ogni albero avrà solo un numero limitato di gocciolatori per proteggere l’investimento dell’agricoltore, sono fondamentali ali gocciolanti di alta qualità insieme a una eccellente progettazione dell’impianto idraulico.
Tutto inizia con la progettazione, Rivulis progetterà l’impianto di irrigazione secondo dati precisi, tra cui:
- Tipo e caratteristiche del suolo
- Informazioni climatiche e meteorologiche
- Analisi dell’acqua e del suolo
- Evapotraspirazione
- Area di coltivazione
- Budget
Rivulis verificherà e progetterà il sistema di irrigazione su misura per le specifiche esigenze dell’agricoltore
Richiesta Idrica
Come accennato prima, gli ulivi si adattano bene allo stress idrico. Esistono vari meccanismi che avvengono in risposta allo stress idrico:
- I vasi xilematici di piccole dimensioni, con bassa conduttività idraulica, riducono la probabilità di formazione di emboli all’interno del sistema conduttore della linfa (cavitazione creata da micro bolle).
- La regolazione osmotica consente di mantenere una pressione positiva (turgore) nelle cellule.
- L’acido abscissico (un fitormone) può svolgere un ruolo importante come messaggero endogeno che influenza la risposta dell’albero alla siccità.
- Le acquaporine (proteine) possono facilitare il flusso dell’acqua attraverso le membrane cellulari aumentando la loro conduttività idraulica.
- La prolina (un amminoacido) è un componente importante del meccanismo di risposta dell’oliva allo stress idrico. Inoltre, le seguenti caratteristiche della foglia contribuiscono tutte alla conservazione dell’acqua: basso contenuto di acqua quando una foglia è satura, grande contenuto di cera che aumenta la resistenza alla diffusione della cuticola, cellule specializzate alla base degli steli peltati (tricomi) e i sottili spazi intercellulari delle cellule della mesofilla. (Fernández et al., 1997; Sebastiani, 2011).
Tuttavia, il fatto che gli ulivi si adattino così bene alla carenza idrica non significa che ne traggano, in alcun modo, vantaggio, rispetto ad avere le ottimali condizioni irrigue! La risposta allo stress, sotto forma di densità stomatica e riduzione della fotosintesi, avviene a scapito della produzione. Il mantenimento di condizioni ottimali consente all’albero di continuare a produrre assimilati che diventeranno olio. Fernández et al. (1997) hanno mostrato che negli alberi ben irrigati, il potenziale idrico fogliare misurato prima dell’alba non è mai sceso al di sotto di –0,50 MPa, ma ha raggiunto –2,47 MPa a mezzogiorno verso la fine della stagione. I valori corrispondenti per gli alberi non irrigati erano rispettivamente inferiori a –1,60 MPa e –3,63 MPa. Dopo l’irrigazione, entrambe queste variabili corrispondevano a quelle degli alberi irrigati entro due giorni.
Fabbisogno idrico dell’Olivo
Valori tipici del potenziale idrico del fusto (MPa) a diversi livelli di stress idrico in giornate soleggiate ed estive (ET0 = 5–6 mm d-1) (basato su Fereres, 2012).
Piedi per terra
Irrigare un uliveto è un’arte! Sapere quando e quanta acqua distribuire richiede molta esperienza e molte informazioni.
Le dimensioni della chioma, il tipo di terreno, il clima, la stagione, la varietà e altro, influiscono sulla richiesta idrica dell’oliveto. È molto difficile trovare un Kc sufficientemente preciso per tutti i casi, ma ci sono regole generali.
- Kc da 0.4 a 0.75 sono i valori dominanti nei quali, nella maggior parte dei casi, l’acqua dovrebbe essere fornita.
In generale:
Un oliveto estensivo vecchio stile (100 alberi/Ha) richiede meno apporto idrico rispetto a un oliveto moderno (300 alberi/Ha).
Valori Kc degli Olivati
Valori di Kc per oliveti in luoghi semi-aridi e aridi (dati di Fereres et al., 2011).
Distanza fra i gocciolatori e numero di Ali
Le domande che spesso ci fanno sono: “quante ali gocciolanti dovrei usare per ogni fila?” “quale distanza tra i gocciolatori dovrei usare?” beh, la risposta corretta è: ” Tutto dipende.”
Valori di Kc per oliveti in luoghi semi-aridi e aridi (dati di Fereres et al., 2011).
Di norma, più pesante è il terreno (maggiore contenuto di argilla), più ampia è l’area bagnata creata dal gocciolatore. Più leggero è il terreno (sabbioso), più stretta è l’area bagnata creata dal gocciolatore.
Se i tuoi olivi si trovano su un terreno sabbioso leggero, dovresti probabilmente usare due ali gocciolanti per fila con una distanza relativamente ravvicinata tra i gocciolatori. Se i tuoi olivi si trovano su un terreno pesante, un’ala gocciolante dovrebbe probabilmente essere sufficiente e la distanza tra i gocciolatori può essere maggiore. Dipende anche dall’età dell’ulivo.
Nota: la distanza tra gli alberi ha anche un grande impatto sulla progettazione dell’irrigazione.
Ti consigliamo sempre di consultare uno dei professionisti Rivulis per determinare la corretta distanza tra i gocciolatori per il tuo oliveto.
Deficit Idrico controllato (RDI)
Il Deficit idrico controllato (RDI) è un approccio irriguo che crea un deficit idrico in una fase specifica della stagione (dall’indurimento del nocciolo alla fine dell’estate).
Il metodo del RDI si basa sul concetto di stressare l’albero nella fase di indurimento del nocciolo in modo che vengano investite meno risorse nel nocciolo e utilizzate in altri processi, come la produzione di olio. Fereres (2012) non ha riscontrato vantaggi significativi di questo metodo in tutte le applicazioni. Quindi, ogni caso dovrebbe essere affrontato in modo specifico. L’RDI si è dimostrata efficace in molti casi e utile soprattutto in condizioni di disponibilità di acqua limitata durante la stagione.
Fertirrigazione
Come ogni altra coltura, anche le olive hanno esigenze nutritive. Avere un sistema di irrigazione ti consente di fornire e controllare il fabbisogno di nutrienti dei tuoi oliveti. Con la fertirrigazione, puoi nutrire costantemente le tue colture utilizzando il sistema di irrigazione. Puoi effettivamente nutrire i tuoi alberi poco alla volta per tutta la stagione.
Di più, meglio – o no???
Le persone di solito tendono a pensare che più si mette, più si tira fuori. Ebbene, quando si parla di produzione di olio d’oliva, non è così.
La ricerca ha dimostrato che una quantità eccessiva di azoto può in realtà ridurre la qualità dell’olio. Per essere più precisi, l’applicazione di più di 150 Kg di Azoto puro / Ha andrà a discapito della qualità dell’olio. Per tua comodità, ecco una tabella delle quantità di nutrienti consigliate per il tuo oliveto:
Oliveto Super Intensivo (SHD)
Per decenni l’agricoltura moderna ha preferito sistemi con oliveti più fitti e con alberi molto più piccoli. È stato dimostrato che avere più alberi in una data area alla fine aumenterà i raccolti. L’industria olivicola ha adottato questa tendenza negli ultimi anni con sempre più uliveti con configurazione ad altissima densità. Con una distanza di 1,25 metri tra gli alberi e 4-3 metri tra i filari, i moderni oliveti possono contenere oltre 2000 alberi per ettaro. Ciò consente una resa molto più elevata e una gestione molto più efficiente. La potatura può essere eseguita meccanicamente e la raccolta avviene tramite scuotitori meccanizzati.
Nella scelta delle diverse opzioni di impianto per un oliveto, si devono tenere in considerazione alcune cose.
Confrontiamo l’approccio tradizionale (100-200 alberi/Ha) con l’approccio Super intensivo (SHD) (1600-2000 alberi/Ha)
La ricerca ha mostrato un aumento di almeno il 20% nelle rese di un frutteto Super Intensivo rispetto a uno tradizionale (Chania, Grecia. 2012). Uno studio collaborativo dell’Università Davis e dell’Università di Cordovea ha trovato riscontri oggettivi dell’approccio SHD.
Di seguito la relazione lineare dell’olio accumulato per ettaro e la densità degli alberi di olivo (A) nei 14 anni successivi alla messa a dimora del cultivar “Arbequina”.
Questo tipo di approccio richiede un sistema di irrigazione avanzato professionale e ben progettato per supportare e mantenere l’uliveto dalla posa in poi.
Scegliere il gocciolatore giusto
L’ala gocciolante Rivulis D5000 PC
L’ala gocciolante Rivulis D5000 PC rappresenta l’evoluzione più significativa della tecnologia di irrigazione a goccia autocompensante (PC) degli ultimi dieci anni. Con una delle gamme di regolazione della portata più ampie disponibili, Rivulis D5000 PC offre un’uniformità eccezionale anche su terreni in pendenza o lunghe distanze. Questo aiuta a garantire che la coltura in fondo all’ala gocciolante riceva la stessa quantità di acqua di quella all’inizio, per rese più costanti. Progettato con un grande labirinto, un grande pozzetto di uscita e filtri di ingresso multi zona, ogni componente di Rivulis D5000 PC è ottimizzato per prestazioni eccezionali e resistenza all’occlusione.
Ala gocciolante Rivulis Hydro PC / PCND
Hydro PC/PCND rimane una delle ali gocciolanti più popolari per un semplice motivo – puoi fare affidamento su di essa stagione dopo stagione. Rivulis Hydro PC/ PCND ha gocciolatori cilindrici grandi, resistenti e adatti anche a condizioni difficili.
L’ala gocciolante PC consente file più lunghe rispetto alle ali gocciolanti tradizionali. Inoltre, consente l’irrigazione su terreni in pendenza mantenendo la stessa portata in ogni gocciolatore.
Subirrigazione (SDI)
Sebbene la subirrigazione abbia un costo iniziale più elevato rispetto ad altri metodi di irrigazione a goccia, offre vantaggi a lungo termine per le colture, tra cui rese maggiori, risparmi significativi di acqua, manodopera e fertilizzanti, meno infestanti, una struttura radicale più forte, e minori malattie delle piante; e un elevato ritorno sull’investimento derivante dalla riduzione dei costi operativi e dall’aumento dei ricavi che forniscono maggiori flussi di cassa agli agricoltori.
Con decenni di esperienza nella progettazione, installazione e manutenzione
di impianti di irrigazione a goccia in subirrigazione in tutto il mondo, con soluzioni complete e omnicomprensive (ali gocciolanti, filtrazione, automazione e fertirrigazione), Rivulis può rispondere a tutte le vostre domande sull’SDI e progettare e fornire la giusta soluzione irrigua per tutte le esigenze specifiche.
Più che semplici ali gocciolanti
Filtri Rivulis, valvole, servizi di progettazione idraulica, monitoraggio satellitare delle colture Manna e altro ancora. Assicurati che ogni componente del tuo sistema di irrigazione sia ottimizzato per le migliori prestazioni anno dopo anno.